Nel prestigioso Salone dei “Cinquecento” di Palazzo Vecchio a Firenze
si è aperto il XIV Convegno dei Medici del Corpo Militare
della Croce Rossa Italiana. Il dibattito è stato indirizzato sia agli ufficiali medici
del Corpo Militare che a tutti quei sanitari che ogni anno intendono
aggiornare le proprie competenze professionali nel settore.
Il Convegno è stato organizzato dall’Ispettorato Nazionale del Corpo
in collaborazione con l’VIII Centro di Mobilitazione di Firenze
"Gli eventi sul futuro del nostro Corpo Militare sono in questo periodo molto complessi ma, per usare una terminologia che è a noi affine dal punto di vista liberatorio e sanitaria, sappiamo bene che in noi tutti c'è la volontà di non doverci mai arrendere”.
Con queste parole il Maggiore Generale Gabriele Lupini ha aperto i lavori congressuali del XIV Convegno Nazionale degli Ufficiali Medici e del Personale Sanitario della Croce Rossa Italiana. L’inaugurazione si è svolta nel prestigioso “Salone dei Cinquecento” a Palazzo Vecchio a Firenze.
“Il nostro è un convegno un abbastanza atipico, nel senso che è un punto d’incontro tra quello che è un aggiornamento scientifico, assolutamente indispensabile e importante per gli operatori sanitari, per i medici, per gli infermieri, e per tutti gli altri operatori che, oltre a essere un nostro obbligo deontologico, è anche un obbligo giuridico dettato dalle norme sull’aggiornamento continuo in medicina”.
Sottolineo però che sullo scenario nazionale, sicuramente tanti sono i momenti di aggiornamento e di incontro scientifico e altro.
Ma questo Convegno è particolare, perché [vuole essere un punto di incontro, di contatto fra quella che è la nostra realtà di Croce Rossa, e tutti gli operatori che stanno nei ruoli in congedo, nei ruoli del volontariato, come anche le nostre sorelle Infermiere Volontarie, si incontrano per scambiarsi le esperienze che quell’attività quotidiana che oggi svolgono, ciascuno di loro nel proprio ambito lavorativo, per portare ciascuno il proprio bagaglio di conoscenze, per mutuare quel qualcosa che riteniamo sia invece indispensabile, acquisito nel tempo, proprio attraverso quelli che sono stati i punti che il Corpo Militare della Croce Rossa da ben 146 anni porta avanti e che è legata a una metodologia del soccorso sul campo e sulla emergenza ospedaliera che, se una volta lasciata a quella che era l’improvvisazione e la buona volontà con spirito di intenti degli operatori, oggi non può che essere un discorso strettamente logico e coerente, appunto, metodologico.
“Ma dicevo - ha poi aggiunto il Commissario Nazionale del Corpo Militare - che questo momento è un momento per noi particolare e molto difficile, e lo sottolineo innanzitutto per i nostri colleghi appartenenti alla Croce Rossa, ma anche per conoscenza anche agli amici e alle autorità intervenute, perché siamo in una fase di ristrutturazione dell’Ente che probabilmente (e dico probabilmente, solo perché il Decreto legislativo non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ma lo sarà probabilmente abbastanza presto, vede una trasformazione radicale con un cambio di natura giuridica (da Ente pubblico ad Associazione privata), che ha come ricaduta fondamentale sul Corpo Militare una modifica che porta a un suo ridimensionamento – per usare un eufemismo – che altro non è che un taglio praticamente totale. Da qui a qualche anno a venire”.
“Quindi dicevo di un momento particolare, che noi cercheremo, con l’ausilio di coloro i quali riescono a comprendere e ad apprezzare come in tanti anni di storia, nell’attualità di una organizzazione come questa riesce ad esprimere, non a contrastare perché non possiamo non applicare le leggi che vengono promulgate, quanto, piuttosto, a cercare di fare comprendere come sia necessario e importante modificarle, anche alla luce di quelle che sono state le osservazioni che sono state fatte nelle aule parlamentari, che ci fanno, se non ben sperare, ma almeno lasciare uno spiraglio per una sua modifica.
“Non vorrei quindi annoiarvi con argomenti che per noi sono veramente sentiti dal punto di vista dei valori, anche etici che, come ben sapete, stanno dietro all’indossare un’uniforme con le stellette” Il Generale ha anche fatto un esplicito riferimento espresso dal punto di vista delle preoccupazioni, “delle giuste preoccupazioni che tanti lavoratori e tante lavoratrici hanno in un momento di così difficile gestione della situazione socio economica del Paese e che vedono un futuro sicuramente non roseo”.
“Comunque, come ho anche avuto modo di scrivere in un recente messaggio a tutti gli appartenenti al Corpo Militare, bisogna andare avanti, sinché ci sarà concesso, con la visione, la dedizione, l’entusiasmo e con la volontà che debbono essere proprie di ciascun appartenente a questa gloriosa Associazione”.
Concludendo, il Commissario del Corpo Militare ha detto “spero e ne sono convinto, che passeremo una ‘tre giorni’ piena di quell’arricchimento culturale che nasce dallo spessore dei relatori e degli argomenti che saranno trattati”. Ancora un grazie a voi che siete intervenuti e quindi un buon lavoro”.
Il Convegno, dopo l'inaugurazione, si è spostato per tre giornate all'Istituto delle Scienze Militari Aeronautiche a Firenze. I lavori si sono articolati su sette sessioni con la partecipazione di autorevoli relatori civili e militari. Le prime tre sono state centrate alla Chirurgia di guerra. La successiva alla gestione dei corpi senza vita, con approfondimenti sugli aspetti tecnici, medico-legali e psicologici.
Altre due sessioni sono state dedicate alla formazione e alla tecnologia, con dimostrazione pratica di
materiali e mezzi in dotazione al Corpo Militare. Il Convegno si è concluso con una sessione intitolata "La sinergia in emergenza".
L'evento è stato registrato presso il Ministero della Salute - Age.Na.S. n°2560‐ 44492 - ed.1. I
13,5 con crediti ECM riconosciuti dal Ministero stesso rilasciati ai partecipanti accreditati e che
hanno ottemperato e puntualmente partecipato ai lavori scientifici, superando con esito positivo il
test finale di verifica.
* Colonnello com. C.R.I. in congedo
(già Comandante del C.O.D.A.M. - T.E. e Responsabile del C.A.M.)
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