Le Sorelle del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana di Vibo Valentia sono scese in campo nella manifestazione “Il 4 novembre con la C.R.I.”, per lavorare tra la gente e per la gente. Nel quadro del continuo impegno promosso dalle Sorelle della CRI, l’Ispettorato Provinciale di Vibo Valentia ha promosso un’importante campagna di prevenzione, informazione e sensibilizzazione della cittadinanza vibonese - voluta e organizzata dall'Ispettrice, Sorella Maria Teresa Ceravolo - e, nell’ambito della stessa, sono state diffuse informazioni sul Corpo delle Infermiere e sul Corso biennale di studi per “Allieva Infermiera” della Croce Rossa..
La presenza delle Crocerossine nella città non è passata inosservata. In piazza Municipio, in una grande tenda militare da campo, sono stati effettuati screening gratuiti alla popolazione e diversi i gazebo nelle piazze nei quali si sono date informazioni sulle attività del Corpo. Nelle vetrine di alcuni negozi di corso Vittorio Emanuele, una esposizione di eleganza con le candide divise delle infermiere. Fra queste, una squisitamente storica: quella che fu indossata dalla duchessa d'Aosta, decorata nella guerra ‘15-’18 con Medaglia d’Argento al Valor Militare. Questa divisa, che ha sfilato nella parata a Roma per i 150 anni dell'Unità d'Italia, è stata esposta per la prima volta in Calabria.
Innumerevoli le attività svolte dalle Infermiere volontarie sul nostro territorio, ma si deve ricordare che, per la loro opera di assistenza umanitaria, le Infermiere prendono parte anche a Missioni Internazionali nel contesto del Movimento Internazionale di Croce Rossa.
Questo Movimento, costituito dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, dalla Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa, di Mezzaluna Rossa e dalle Società Nazionali, rappresenta una forza mondiale di 120 milioni di persone animate dalla stessa vocazione e la stessa generosità verso il prossimo, tutte unite dai sette principi umanitari fondamentali dell’immensa organizzazione umanitaria.
Il Movimento’ che costituisce la più straordinaria catena di solidarietà del mondo, è un'organizzazione internazionale non governativa, la cui nascita viene fatta risalire al 1864, anno di stipula della I Convenzione di Ginevra. Anche quella italiana, come tutte le altre Società Nazionali, partecipa ai soccorsi alle popolazioni vittime di catastrofi naturali o dei conflitti armati. In qualunque parte del mondo il Corpo delle Infermiere volontarie garantisce questo sostegno che, definirlo prezioso, è forse riduttivo. In ambito nazionale l’opera delle Sorelle va dalla ippoterapia alla clown-terapia, indirizzate a disabili e bambini. Impartisce anche lezioni di educazione sanitaria.
Il momento che rappresenta il cuore dell’apporto umano delle Infermiere volontarie, è proprio “l'espressione più significativa del loro concreto e determinato impegno sociale”, ha sottolineato l’Ispettrice Provinciale di Vibo Valentia, Sorella Maria Teresa Ceravolo. Un impegno, questo - ha aggiunto - che vede oggi in loro la necessità del farsi conoscere perché “da oltre 100 anni superano i propri limiti, salvano vite e confortano chiunque abbia bisogno”.
Il Corpo delle Infermiere è anche Ausiliario delle Forze Armate e le Sorelle hanno organizzato la manifestazione proprio per rendere più visibile la loro presenza e per richiamare l'attenzione della gente su un mondo che vive in sordina. Il loro assunto è sempre stato solo quello di fare “dell'impegno umanitario la propria missione”.
I cittadini sono generalmente a conoscenza dell’opera delle Crocerossine ma, fra le attività ospedaliere e quelle sociali, c’è un bel da fare e da raccontare per spiegare a fondo tutto a tutti. Anche se la gente ascolta con molta attenzione.
Nella ‘due giorni’ di attività e promozione attraverso dibattiti, poster, locandine, depliant, il Corso di Studio delle Allieve Infermiere volontarie è stato illustrato nelle sua sfaccettature professionali, accompagnato da diverse caratteristiche operative.
Il Corso avrà una durata biennale, molto impegnativa, con esami di passaggio fra il primo e il secondo anno. Un esame finale farà conseguire alle Allieve la qualifica di Infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana, nonché la qualifica civile di “Operatore Socio Sanitario Specializzato”. Per essere ammesse a frequentare, le aspiranti Crocerossine debbono possedere un diploma di scuola media superiore. Le materie di studio vanno dalla anatomia alla biologia, dalla psicologia dell’emergenza alla lingue straniere, dal Diritto Internazionale Umanitario all’educazione sanitaria, dalla farmacologia all’ostetricia, dalla pediatria alla patologia. Una formazione professionale che prosegue di pari passo nei reparti ospedalieri. Nell’ambito in cui opera la Croce Rossa, questo titolo equivale a quello di una Infermiera Professionale a tutti gli effetti.
Lo stesso vale per il servizio reso come Corpo Ausiliario delle FF.AA.. Le ‘Crocerossine’, infatti, sono allertabili sia dalla Croce Rossa stessa che dal Ministero della Difesa. Accanto alle Forze Armate, in Italia o all’estero, per grandi calamità oppure per attività prettamente infermieristiche o di sostegno alla popolazione.
|