Nella relazione depositata dalla Corte dei Conti sulla Croce Rossa Italiana per l'esercizio 2011 sono stati messi in evidenza gli importanti risultati ottenuti dalla amministrazione dell’Ente. Fra gli altri, il risanamento amministrativo contabile con l'approvazione dei rendiconti pregressi (2007-2010) e la deliberazione, nei termini previsti, del bilancio di previsione per l'esercizio 2012. La Corte ha infatti sottolineato come il bilancio consuntivo consolidato 2011 sia stato approvato nel tempo previsto da legge a fronte di quanto da 32 anni mai era avvenuto.
La relazione ha confermato in generale, così come quella relativa agli anni precedenti, che l'azione amministrativa dall'attuale gestione commissariale ha operato sia per ricondurre l’Ente all'interno dei parametri di legittimità economica-finanziaria, che nel consolidare un suo forte impegno nelle attività di emergenza nazionale e internazionale.
Naturalmente sono presenti ancora alcune criticità dovute alla necessità di quell’intervento normativo che è già stato avviato (ma i cui tempi di completamento non sono davvero brevi) e che deve continuare nel 2013 per essere totalmente conclusa.
Il lavoro di risanamento e il rigore amministrativo devono quindi essere portati avanti anche nel futuro per cancellare così definitivamente l'immagine del cosiddetto ‘carrozzone’ della Croce Rossa di cui non di rado i media hanno anche abusato rischiando di infangare il lavoro e il sacrificio quotidiano di tanti volontari e dipendenti della nostra grande associazione umanitaria.
a cura di R.R.J.
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La Relazione
Relatore: Presidente Ciro Valentino
Sezione del controllo sugli enti
Determinazione n. 118/2012 nell'adunanza del 18 dicembre 2012;
L’ESTENSORE Ciro Valentino IL PRESIDENTE Raffaele Squitieri
Depositata in Segreteria il 19 dicembre 2012
(...) Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Associazione Croce Rossa Italiana per l’esercizio 2011 (...)
SOMMARIO
Premessa
1. Gli organi
1.2. I compensi
2. Il personale
2.1 Il personale civile dipendente
2.2. Il corpo militare della CRI
2.3 Le componenti volontaristiche
3. L'attività istituzionale
3.1 La gestione 2011
3.2 Il patrimonio immobiliare
3.3 Le attività in emergenza
3.4 Le attività di cooperazione
3.5 Promozione Immagine C.R.I.
3.6 Il contenzioso
4. La riforma
5. La gestione economico-finanziaria
5.1 La gestione finanziaria
5.2 I residui
5.3 La situazione amministrativa
5.4 La situazione patrimoniale
5.5 Il conto economico
6. Criticità rilevate nel precedente referto
7. Considerazioni conclusive
Allegato 1
Premessa
In attuazione dell’articolo 100 della Costituzione, con la presente relazione la Corte dei conti riferisce al Parlamento ai sensi dell’art. 7 della legge n. 259/1958, sul controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Associazione CROCE ROSSA ITALIANA (CRI) per l’esercizio 2011, con le modalità di cui all’art. 12 della medesima legge che prevede la partecipazione del magistrato della Corte alle sedute degli organi dell’amministrazione e revisione dell’Ente.
La precedente relazione, relativa al sessennio dal 2005 al 2010, è stata deliberata e comunicata alle due Camere del Parlamento con la determinazione della Sezione controllo Enti n. 117/2011 (pubblicata in Atti parlamentari – Leg. 16, Doc. XV n. 375).
La Corte, pur riferendo sulla gestione finanziaria relativa al predetto esercizio 2011, ritiene utile evidenziare i fatti salienti di gestione più recenti, al fine di fornire un quadro aggiornato delle attività nonché della normativa sull’ordinamento dell’Ente.
Nell’allegato 1 sono riportati cenni storici ed elementi sulla natura giuridica, sui compiti istituzionali e sulla struttura organizzativa.
1. Gli organi
La struttura e le funzioni degli Organi, già illustrate nella precedente relazione della Corte (anno 2011), sono sinteticamente riportate nell’allegato 1.
Si rammenta, pertanto, esclusivamente quanto segue.
L’articolazione territoriale della C.R.I. è distribuita su quattro livelli ed è composta dal Comitato centrale, dai Comitati regionali, provinciali e locali.
Sono Organi del Comitato Centrale l’Assemblea Nazionale, il Consiglio Direttivo nazionale, il Presidente Nazionale ed il Collegio Unico dei Revisori dei conti.
Il Direttore generale non è organo dell’Ente ed è stato nominato dal Commissario straordinario in data 17 novembre 2008.
Dal mese di ottobre 2008 la C.R.I. è stata commissariata a seguito dello scioglimento del Consiglio Direttivo nazionale.
In data 24 aprile 2011, a seguito di modifica dello Statuto, è stato costituito il nuovo Collegio dei revisori dei conti.
1.2. I compensi
Il compenso annuo lordo per il Commissario straordinario per la gestione commissariale è stato determinato in € 229.489,43.
Con Decreto Interministeriale Salute/Tesoro del 22/11/2007 sono stati rideterminati i compensi spettanti ai componenti del Collegio Unico dei revisori dei Conti nella seguente misura:
- in € 46.000,00 il compenso annuo lordo del presidente;
- in € 38.000,00 il compenso annuo lordo del membro effettivo;
- in € 8.000,00 il compenso annuo lordo del membro supplente.
Tali importi sono stati successivamente decurtati del 10% in applicazione delle previsioni del Decreto legge 78/2010, convertito con modifiche in legge n.122/2010, che ha anche escluso l’erogazione di un compenso per i revisori supplenti.
Il prospetto seguente pone a raffronto i compensi così come stabiliti dalle norme sopra citate, indicati al lordo per gli anni 2009, 2010, 2011:
Presidente:
€ 46.000.00 (2009) € 41.400.00 (2010) € 41.400.00 (2011)
Componente/membro effettivo:
€ 38.000.00 (2009) € 34.200.00 (2010) € 34.200.00 (2011)
2. Il personale
2.1 Il personale civile dipendente
Secondo quanto riferito dall’Amministrazione, il personale della Croce Rossa in servizio alla data del 31 dicembre 2011, ammonta a complessive 3.903 unità di cui:
1) 1.271 unità di personale civile con rapporto a tempo indeterminato (1 Direttore generale, 3 Capi dipartimento, e 23 dirigenti che operano nell'ambito dei Servizi del Comitato Centrale e presso le direzioni regionali, medici e professionisti e personale distinto nei profili: amministrativo, tecnico, sanitario ed informatico);
2) 1.444 unità di personale civile con rapporto a tempo determinato utilizzato nelle convenzioni che la CRI stipula prevalentemente con gli enti del Servizio Sanitario Nazionale;
3) 845 unità di personale appartenente al Corpo Militare in servizio continuativo;
4) 343 unità di personale appartenente al Corpo Militare in servizio temporaneo.
Nell’esercizio 2010 il personale in servizio ammontava a 4.113 unità. Pertanto si riscontra nel 2011 un decremento di n. 210 unità che ha determinando la contrazione della spesa del 2.1%: da € 211.626.368 (esercizio 2010) ad € 207.251.588 nell’esercizio 2011.
Il personale civile di cui ai precedenti punti 1) e 2) è destinatario della disciplina legislativa e contrattuale di cui al decreto legislativo n. 165/2001 e ai CCNL del comparto - enti pubblici non economici.
Il personale appartenente al Corpo Militare di cui ai precedenti punti 3) e 4) è destinatario della specifica e speciale disciplina di settore (D.lgs. n. 66/2010).
L’Amministrazione ha rilevato che particolare criticità riveste il fenomeno del precariato all'interno dell'Ente. Tuttavia il numero del personale civile in servizio a tempo determinato utilizzato nelle convenzioni per i servizi sanitari di emergenza 118, sociali e socio-sanitari ha subito una notevole riduzione nel corso del quadriennio 2008/2011, pari al 20,88% passando da 1.825 unità al 31/12/2007 a 1.444 unità al 31/12/2011 (-381 unità), corrispondente a un risparmio di spesa di circa 11 milioni di euro.
Il personale appartenente al Corpo Militare ha subito una minore flessione rispetto a quello civile. Nel corso del quadriennio 2008/2011, la riduzione è stata complessivamente di 56 unità di cui 26 relative al personale in servizio continuativo (-6,6%) e 30 (-8%) al personale richiamato. Il risparmio complessivo è ammontato a circa 2 milioni di euro.
Molto ampio è il contenzioso del personale civile assunto a tempo determinato. Dall’anno 2003 Croce Rossa Italiana, attraverso i Comitati dislocati sul territorio nazionale ha proceduto all’assunzione di personale a tempo determinato per rispondere a specifiche esigenze di straordinarietà, onde far fronte, soprattutto, all’attività derivante dalle convenzioni (rectius contratti) stipulate dalla Croce Rossa Italiana con il Sistema Sanitario Nazionale. A tutto il 2011 si contano 1.444 unità a tempo determinato operanti nell’ambito di specifiche convenzioni rispetto alle 1.825 del 2007. Nonostante tale diminuzione, sussistono ancora numerosi giudizi con esiti negativi per la Croce Rossa con conseguenti notifiche di sentenze esecutive di primo o di secondo grado, mentre analoghe azioni giudiziali si riscontrano presso i giudici del lavoro sul territorio nazionale notificati alla sede legale dell’Ente. Poiché l’attività è prestata presso i Comitati territoriali, sono state date disposizioni affinché siano questi ultimi a liquidare i relativi oneri; questa linea potrebbe peraltro accrescere i disavanzi dei Comitati territoriali, già in notevoli difficoltà. In particolare, da circa quattro anni, con aggravamento nell’ultimo anno, l’Amministrazione ha dovuto far fronte a molteplici procedimenti giudiziali dinanzi ai Tribunali del Lavoro, promossi dal personale a tempo determinato e finalizzati al riconoscimento del compenso incentivante la produttività al pari del personale di ruolo. Va sottolineato che, a partire dall’anno 2011, la Croce Rossa Italiana, nell’ambito del contratto decentrato integrativo, ha previsto che le risorse del fondo per il trattamento accessorio siano finalizzate ad incentivare i risultati raggiunti da tutto il personale sia di ruolo che a tempo determinato. In data 11 aprile 2012 il Ministero dell’economia e delle finanze ha escluso la possibilità per la Croce Rossa Italiana di incrementare il fondo per le risorse accessorie, stante il disposto del decreto legge n. 78/2010 convertito nella legge n. 122/2010.
Per quanto riguarda le consulenze esterne e le prestazioni professionali di natura coordinata e continuativa, l’attuale Amministrazione, in coerenza con la linea di rigore fatta propria nei trascorsi esercizi finanziari e nel rispetto dei parametri e dei limiti imposti dalla specifica normativa di riferimento, ha contenuto al massimo il ricorso a tali figure per il Comitato Centrale. Al momento della stesura della presente relazione presso la sede Centrale sono impiegati n. 2 consulenti e n. 3 co.co.co. Il ricorso a soggetti esterni all’Amministrazione si è reso necessario per talune professionalità, di alta specializzazione, per le quali non è stato possibile trovare adeguata disponibilità tra le risorse umane dell’Ente; ci si riferisce alle materie della consulenza fiscale e tributaria, della pianificazione e controllo dei sistemi di valutazione, di comunicazione politico – istituzionale e dei rapporti con gli organi di informazione (portavoce del Commissario Straordinario e Capo-ufficio stampa).
Diversa è la situazione relativa alle attività di collaborazione professionale di cui la CRI si avvale per far fronte a rapporti convenzionali per talune specifiche professionalità non reperibili nell’ambito dell’organico dell’Amministrazione, quali medici infettivologi, mediatori linguistici e culturali. Si tratta di figure professionali espressamente richieste nella gestione dei Centri di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) o nei Centri di identificazione ed espulsione (CIE) e specificatamente previste nei capitolati di gara delle prefetture e del Ministero dell’interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione ovvero per far fronte a richieste connesse con le previsioni di specifici rapporti convenzionali.
2.2. Il Corpo militare della CRI
Si è già evidenziato nella precedente relazione che l’art. 14 dello Statuto della Croce Rossa prevede l’impiego quali Corpi ausiliari delle Forze armate, sotto la vigilanza del Ministero della difesa, del Corpo militare e di quello delle infermiere volontarie, secondo le modalità di preparazione e di utilizzazione previste dagli articoli 10 e 11 del DPR n. 613 del 31 luglio 1980.
Si è riferito altresì sui compiti del Corpo militare della CRI, il cui impiego è disposto dal Presidente nazionale.
Il personale appartenente al Corpo militare di CRI ha subito una flessione in termini numerici di 56 unità nel quadriennio 2008/2011. Erano presenti in organico 1.188 risorse alla data del 31 dicembre 2011, di cui 845 in servizio continuativo e 343 in servizio temporaneo.
L’art 48 comma 3 lettera c) dello Statuto stabilisce che il consiglio direttivo nazionale disciplina con propri regolamenti, “con esclusione dei servizi ausiliari delle forze armate, l’organizzazione degli uffici, lattribuzione della titolarità dei medesimi, la dotazione organica”. Il Ministero della difesa vigilante ed il Ministero dell’economia e finanze hanno ribadito “l’esclusione del Corpo militare” dalla disciplina regolamentare dell’Ente.
Nel 2011, per la prima volta da alcuni decenni, l’Amministrazione non ha incrementato il numero del personale militare.
È in via di soluzione l’annoso problema della mancanza di una dotazione organica del personale militare, essendo stato recentemente disposto, con decreto legislativo n. 178 del 28 settembre 2012 (G.U. n. 245 del 19 ottobre 2012), il riordino dell’Associazione italiana della Croce rossa, di cui si parlerà in seguito (par. 4. La riforma).
Il personale del Corpo Militare della CRI al 31/12/2011
Militari in servizio continuativo n. 845
Militari in servizio temporaneo n. 343
TOTALE 1.188
Nel biennio 2011/2012 l’Amministrazione C.R.I., nella gestione commissariale, ha proseguito nell’azione di risanamento e di riorganizzazione del Corpo Militare portando a compimento il lavoro avviato con l’insediamento del Commissario Straordinario.
A partire dal 2011, a completamento dell’azione precedentemente avviata, sono stati adottati una serie di provvedimenti volti alla normalizzazione del settore (ricognizione dei posti in organico, ai fini delle procedure di avanzamento; scioglimento dell’Ufficio Stralcio istituito dalla gestione commissariale; interruzione dei termini di prescrizione nei confronti dei responsabili delle precedenti gestioni che hanno adottato provvedimenti illegittimi nell’avanzamento del personale militare; procedure di re-inquadramento giuridico, con recupero delle somme illegittimamente erogate).
2.3 Le componenti volontaristiche
Si è già segnalato per il passato che il volontarismo costituisce un elemento essenziale al quale si ispira l’attività della CRI, ai sensi dell’art. 1, lettera e), dello Statuto. Tale caratteristica costituisce uno dei punti fondamentali dell’apparato della Croce Rossa, garantendo una presenza nelle situazioni di pronta assistenza sanitaria e di supporto alle esigenze di soccorso ed educative nel campo sanitario ed assistenziale.
La Croce Rossa Italiana si ispira ai principi della Croce Rossa Internazionale, anche per la nomina degli apparati di governance. L’articolo 9 dello Statuto prevede due categorie di soci, ordinari e attivi; a questi ultimi è riconosciuto il diritto di voto per la nomina dei rappresentati delle componenti in seno agli organi assembleari.
Le componenti volontaristiche in cui è suddivisa la Croce Rossa Italiana sono: il Corpo militare1, il Corpo delle infermiere volontarie, i volontari del soccorso, il Comitato nazionale femminile, i pionieri e i donatori di sangue.
Delle suddette componenti, il Comitato nazionale femminile assolve in particolare ai compiti di assistenza a favore dei meno abbienti e delle persone in difficoltà; di intervento socio-sanitario in favore di degenti presso strutture specifiche; di sostegno verso assistiti indigenti aventi necessità di visite mediche o farmaci; di distribuzione viveri ad indigenti; di raccolta fondi; di organizzazione e partecipazione ad eventi pubblici. Il C.N.F. si compone di oltre 22.000 iscritte distribuite sul territorio nazionale e operanti nei Comitati regionali provinciali, locali e delegazioni C.R.I.
La componente dei pionieri, presente in tutti i comitati provinciali e locali, è costituita da giovani (in età compresa tra i 14 ed i 25 anni) aderenti agli ideali dell’Associazione, selezionati dopo apposito corso teorico-pratico con esame finale.
Nel 2012 è stato approvato il nuovo testo del Progetto Associativo dei Giovani della Croce Rossa Italiana elaborato sulla base della Youth Policy adottato dalla Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per informare, guidare e incrementare la partecipazione dei giovani all’interno della Federazione stessa.
Nota: Ai sensi dell’articolo 12 dello Statuto gli iscritti al Corpo militare della Croce Rossa Italiana in congedo, sono ammessi al voto solo qualora prestino gratuitamente attività di volontariato in favore della Croce Rossa Italiana rinunciando espressamente ai benefici previsti per il personale del corpo militare richiamato in servizio attivo.
3. L’attività istituzionale
3.1 La gestione 2011
Nel corso dell’esercizio 2011 obiettivo prioritario dell’Amministrazione è stato quello del risanamento amministrativo-contabile con l’approvazione dei rendiconti pregressi (2007–2010) e la deliberazione nei termini previsti del bilancio di previsione per l’esercizio 2012.
Si è segnalato nel precedente referto che all’atto del commissariamento (ottobre 2008) l’ultimo rendiconto approvato era quello relativo all’esercizio finanziario 2004. Il ritardo è stato determinato in massima parte dall’articolazione territoriale della C.R.I., che comprende oltre 700 Unità operative, ognuna dotata di autonomia di bilancio e organizzativa. È anche da evidenziare che, finalmente, il bilancio consuntivo consolidato dell’esercizio 2011 è stato approvato entro il termine normativamente previsto, dopo 32 anni di approvazioni gravemente tardive dei bilanci consuntivi consolidati.
Sulla base della cennata autonomia di bilancio, ogni unità territoriale redige annualmente, in osservanza del D.P.R. 97/2003, il bilancio di previsione, il rendiconto e gli atti di assestamento e variazione che vengono trasmessi ai Comitati regionali che, aggregato il bilancio in ambito regionale, lo trasmettono al Comitato centrale.
Il Comitato centrale a sua volta aggrega tali bilanci e li invia ai dicasteri vigilanti corredati dal prescritto parere del Collegio Unico dei Revisori della C.R.I.
Da tale sistema discende che una criticità che concerna una Unità, (nell’ambito delle Unità locali la gestione è, nella sostanza, affidata a risorse provenienti essenzialmente dal volontariato) si ripercuota su quelle sovraordinate e, quindi, sul Comitato centrale.
Al fine di fronteggiare tale criticità l’Amministrazione ha adottato nel 2009 il Regolamento di organizzazione e funzionamento della C.R.I. rimodulato nel 2012.
Anche nel 2011 è proseguita la nuova politica di gestione delle convenzioni per il trasporto 118 ed il trasporto infermi, mirante a diminuire il numero di convenzioni in perdita ed a stipulare atti convenzionali in equilibrio economico o con saldo attivo.
3.2 Il patrimonio immobiliare
Il patrimonio immobiliare della Croce Rossa Italiana è costituito da beni appartenenti all'Ente, indisponibili e destinati alla svolgimento delle attività istituzionali della Croce Rossa e da beni patrimoniali disponibili, generalmente produttivi di reddito per l’Ente e si compone di immobili acquisiti nel tempo da donazioni, lasciti e atti di liberalità.
L’Amministrazione riferisce che nell’esercizio 2010 la situazione del patrimonio immobiliare della CRI registrava una consistenza di 434 terreni e 982 fabbricati, ridotti nel 2011, rispettivamente, a 432 e 981, così suddivisi per tipologie:
a) Terreni
Terreni agricoli 353
Terreni agricoli in comproprietà 79
TOTALE 432
Terreni locati 60
b) Fabbricati:
Fabbricati strumentali 766
Fabbricati in comproprietà 70
Fabbricati locati 145
TOTALE 981
La Croce Rossa, sulla base della Direttiva Generale per l’attività amministrativa e per la gestione del patrimonio immobiliare emanata dal Commissario Straordinario il 22 dicembre 2009, ha avviato una semplificazione procedurale sulle seguenti linee operative:
- migliorare e razionalizzare la capacità organizzativa e gestionale dell’Amministrazione, individuando modalità idonee ad assicurare il coinvolgimento e la responsabilizzazione della dirigenza regionale, realizzando il sistema informatizzato per il controllo strategico e di gestione del patrimonio immobiliare e migliorando la fruizione del patrimonio e la capacità di spesa degli organismi centrali e territoriali.
La maggior parte dei fabbricati (78,09%) è utilizzata direttamente dalla CRI ad uso uffici e/o deposito (patrimonio strumentale); la parte rimanente (21,91%) è data in locazione (patrimonio non strumentale).
Le alienazioni - effettuate rispettando i principi della pubblicità e della concorrenza – hanno determinato nel 2011 un’entrata in conto capitale di € 402.192.
3.3 Le attività in emergenza
L’esercizio 2011 è stato caratterizzato da un forte impegno dell’Ente nelle attività di emergenza nazionale e internazionale, in presenza delle quali la CRI è tenuta ad intervenire sia per espressa previsione normativa [articolo 11, lettera g) della legge 225/1992] e sia in quanto parte integrante del Movimento internazionale della Croce Rossa e Mezza Luna Rossa.
Nell’anno, le emergenze di maggiore rilevanza si sono verificate in Giappone, Nord Africa, Corno d’Africa.
In Italia, oltre agli adempimenti disposti in seguito al terremoto dell’Aquila, l’Amministrazione segnala le seguenti iniziative nazionali di particolare rilievo:
1) dall’11 marzo 2011 ha operato sull’Isola di Lampedusa - particolarmente interessata dagli approdi di extracomunitari – con un Posto medico avanzato;
2) presso il C.A.M. (Centro Accoglienza Minori) la C.R.I. di Marina di Massa ha ospitato circa 80 minori; presso il Centro Polifunzionale C.R.I. di Settimo Torinese (TO) circa 160 migranti e presso la struttura C.R.I. di Jesolo (VE) oltre 60 migranti;
3) il Comitato regionale C.R.I. Lazio è stato autorizzato alla sottoscrizione di apposita convenzione per i servizi di accoglienza in favore di stranieri migranti presso la caserma “Ugo De Carolis” di Civitavecchia.
Il terremoto che ha colpito la Repubblica Haitiana nel 2010 ha visto la Croce Rossa Italiana impegnata anche nel 2011. In particolare, l’impegno finanziario emergenza è stato di circa euro 4,2 milioni di cui euro 3,2 milioni provenienti dalle donazioni e circa 1 milione di euro dal bilancio; nell’anno è stata dichiarata la fine dello stato di mobilitazione della C.R.I. con la cessione a titolo gratuito alla consorella haitiana di tutti i materiali impiegati.
Sulla base di un accordo di cooperazione stipulato con la Mezzaluna Rossa tunisina, è stato disposto l’intervento dell’Associazione in territorio tunisino mediante l’invio di una colonna logistica deputata ad impiantare strutture in grado di soddisfare necessità alimentari ed erogare servizi sanitari a circa 4.000 persone. Sempre nel 2011 la C.R.I. è intervenuta nel Nord Africa e nella regione del Turkana, nel Nord del Kenia.
Dal marzo all’ottobre 2011 ha operato il Villaggio della Solidarietà in località Mineo (CT), all’interno del quale la Croce Rossa Italiana è presente con proprie risorse umane e strumentali per garantire agli ospiti l’assistenza socio-sanitaria, la mediazione culturale, la distribuzione pasti ed i servizi di interpretariato; è stato allestito un ambulatorio ed un P.M.A. e sono in funzione 27 mezzi operativi; ogni giorno sono stati distribuiti circa 4.800 pasti ed effettuate circa 250 prestazioni sanitarie.
In seguito alla violenta ondata di maltempo che ha colpito il Nord Italia nell’inverno 2011, uomini e mezzi della Croce Rossa Italiana sono intervenuti per il soccorso delle vittime dell'emergenza.
In Giappone dopo il terremoto di magnitudo 9.0 che ha colpito il Paese la C.R.I. ha trasferito alla consorella nipponica una prima trance delle donazioni pervenute attraverso l’apposita campagna di raccolta fondi prontamente attivata.
È proseguita l’attività della C.R.I. in favore delle popolazioni dei territori dell’Abruzzo colpite dallo sciame tellurico dell’aprile 2009. La gestione delle attività post emergenziali è stata trasferita al Comitato regionale C.R.I. dell’Aquila, in analogia a quanto effettuato dal Governo con D.P.C.M. 3833/2009 che ha attribuito alla Regione Abruzzo le attività ancora in essere della Protezione Civile.
L’Amministrazione sottolinea che l’azione di soccorso in Abruzzo è stata oggetto di un grande plauso da parte della Croce Rossa Internazionale a seguito di alcuni sopralluoghi di verifica.
3.4 Le attività di cooperazione
Nel corso dell’anno 2011 sono stati posti in essere i seguenti interventi:
1) sostegno alla Croce Rossa Ruandese per il programma di cooperazione internazionale denominato “Projet de reduction des risques de catastrophes au Ruanda” in partenariato con la Società Nazionale Belga;
2) sostegno finanziario della Croce Rossa Italiana alla Croce Rossa Albanese per la realizzazione del Progetto “Social and Professional Support to Disavantaged Women in Albania” (2011-2012);
3) contributo alla Croce Rossa Guatemalteca per partecipazione ai meeting statutari del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa tenuti a novembre 2011 a Ginevra;
4) contributo alla Croce Rossa Giapponese per “The Great East Japan Relief and Recovery Operation” finanziato dalle Società Nazionali Partner;
5) sostegno alla Croce Rossa Guatemalteca per la realizzazione di un progetto di cooperazione internazionale finalizzato al rafforzamento istituzionale dal titolo “Potenziamento dell’Istituto di Formazione Integrale della Croce Rossa Guatemalteca (IFI)”;
6) autorizzazione alla seconda fase del progetto di cooperazione internazionale di equipaggiamento e gestione dell’Ospedale “GLID” nel Comune di Mont-gafula provincia di Kinshasa – Repubblica Domenicana del Congo;
7) autorizzazione alla realizzazione del progetto bilaterale con la CR Cambogiana denominato “Sviluppo della salute comunitaria tra i più vulnerabili”;
8) contributo alla Croce Rossa Ucraina per garantire la partecipazione del rappresentante della Gioventù alla 18^ Sessione dell’Assemblea Generale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che si è tenuto dal 23 al 25 Novembre 2011 a Ginevra;
9) sostegno alla Croce Rossa Haitiana e approvazione del progetto integrato dal titolo “Village Haitien Solferino” promosso dalla Croce Rossa Italiana e da quella Haitiana, dalla Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e dall’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione e lo Sviluppo;
10) sostegno a Libia Red Crescent Society nell’attuazione del programma Psicosociale in consorzio con CR Danese e Società della Mezzaluna Rossa Palestinese.
3.5 Promozione dell’immagine C.R.I.
Nel febbraio 2011 è stato sottoscritto l’accordo di cooperazione strategica con l’Associazione Trenta Ore per la Vita (ATOV) e la contestuale convenzione per la realizzazione del progetto “otto minuti per la vita”, volto a diffondere nella popolazione civile la conoscenza delle pratiche di primo soccorso e di rianimazione cardiopolmonare in situazioni di emergenza.
3.6 Il contenzioso
Il contenzioso dell’Ente deriva essenzialmente da procedimenti dinanzi ai Tribunali del lavoro avviati dal personale a tempo determinato, finalizzati al riconoscimento del compenso incentivante la produttività al pari del personale di ruolo nonché a cause di stabilizzazione.
Quanto alla questione del compenso incentivante, le soccombenze per l’Ente pubblico sono state di circa il 70%, con la notifica di numerose sentenze esecutive di primo o di secondo grado. L’Amministrazione ha stimato un onere del contenzioso per i prossimi anni di 50/70 milioni di euro.
Le controversie relative alle c.d. stabilizzazioni (richieste dal personale con contratto a tempo determinato con la “conversione” del rapporto a tempo indeterminato) concernono, prevalentemente, dipendenti nelle convenzioni in essere su tutto il territorio nazionale.
4. La riforma
Con l’art. 1, comma 1 della legge 4 novembre 2010, n. 183 è stata conferita delega al Governo per il riordino della C.R.I.; il relativo termine è stato differito al 30 giugno 2012 con l’art. 1 della legge 24 febbraio 2012, n. 14; termine poi ulteriormente differito al 30 settembre 2012. Il relativo decreto legislativo di riordino dell’Associazione italiana della Croce rossa è stato finalmente adottato il 19 ottobre 2012 con il n. 178.
Il commissariamento della CRI durerà fino alla data di elezione del Presidente nazionale e, comunque, non oltre il 31 gennaio 2013 (combinato disposto dell’art. 3,comma 1 lett. c) e dell’art. 8 comma 3, del decreto legislativo in parola).
Tale decreto si propone le seguenti finalità:
- valorizzazione dell’attività dei volontari;
- assetto della Croce Rossa italiana più corrispondente ai principi di autonomia e indipendenza del Movimento istituzionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa;
- completamento del risanamento della gestione con i necessari strumenti normativi (come era stato anche evidenziato dalla relazione della Corte dei conti sulla gestione CRI per il 2005-2010);
- riduzione nel tempo del contributo pubblico alla Croce Rossa Italiana e ricollocamento del personale in esubero presso altre pubbliche amministrazioni.
Il testo prevede un processo di graduale privatizzazione dell’Ente CRI, distinto in tre fasi:
- una prima fase, che si concluderà il 31 dicembre 2013, in cui la CRI dovrà assume un ordinamento democratico provvisorio e predisporre gli atti preparatori alla fase successiva;
- in una seconda fase, dal 1° gennaio 2014, dovrà sostituirsi una nuova associazione privata di interesse pubblico della Croce Rossa Italiana, da qualificarsi come associazione di promozione sociale, alla quale verranno trasferiti tutti i compiti svolti prevalentemente da volontari; l’”Ente Croce Rossa”, cambiando denominazione, dovrà svolgere funzioni di supporto tecnico-logistico dell’attività dell’Associazione, operando altresì come intestatario di beni e personale, da porre a disposizione dell’Associazione temporaneamente e a titolo gratuito. Durante questa fase il nuovo Ente dovrà gestire il patrimonio per ripianare i debiti e provvedere a ricollocare il personale in eccedenza (salvo quello assunto con contratti di diritto privato dall’Associazione);
- in una terza fase, con decorrenza dal 1° gennaio 2016, l’Ente verrà soppresso e posto in liquidazione e tutte le funzioni attualmente esercitate dalla CRI “ente pubblico” verranno trasferite all’Associazione; la liquidazione durerà il tempo necessario al trasferimento del personale ancora eccedente, che verrà collocato dalla predetta data in disponibilità ai sensi dell’articolo 33, comma 7, del decreto legislativo n. 165 del 2001.
5. La gestione economico-finanziaria
Come già cennato, il bilancio consuntivo del 2011 è stato approvato nel termine di legge, con un’inversione della tendenza, stigmatizzata nel precedente referto, del cronico ritardo di tale adempimento, che ha determinato anche il commissariamento dell’Ente – ripetutosi per quasi 26 anni – e che è da riconnettersi ad un sistema di “governance” disorganizzato e mpossibilitato a funzionare correttamente nell’ordinaria amministrazione.
Con note del 22 giugno 2012, il Ministero della salute ha espresso parere favorevole all’approvazione dei conti consuntivi 2011 della CRI - Comitato Centrale - e consolidato dell’Associazione.
Nel dare atto del miglioramento che si è riscontrato nella gestione contabile ed amministrativa negli ultimi esercizi, può anche darsi atto dell’avvio a soluzione delle varie criticità. Ciò pur nelle difficoltà determinate dall’esigenza per la C.R.I. di intervenire prontamente nell’affrontare le varie emergenze di cui più sopra si è cennato.
È stato impostato un sistema di Tesoreria unica per il Comitato centrale e per i Comitati regionali. Attualmente, rientrano nel sistema tutte le regioni ad eccezione della Toscana e della Lombardia e dei Comitati provinciali, che prevedibilmente, entreranno nel sistema nel corso del corrente anno.
È a dirsi che, peraltro, la notevole complessità organizzativa determina ancora difficoltà gestionali, nonostante le attività di risanamento poste in essere.
5.1 La gestione finanziaria
Il risultato di bilancio, per l’esercizio finanziario in considerazione, è stato determinato sommando per categorie le entrate e le uscite del comitato Centrale a quelle di tutte le Unità Periferiche ed eliminando, ai sensi del comma 1 dell’art. 73 del DPR n. 97/2003, i trasferimenti interni, per un totale di € 12.719.177.
Il risultato finanziario complessivo del bilancio consolidato relativo all’esercizio considerato è il seguente:
RISULTATO FINANZIARIO COMPLESSIVO RELATIVO
AL COMITATO CENTRALE e ALLE UNITÀ TERRITORIALI
Comitato centrale anno 2010: Euro 272.303
Comitato centrale anno 2011: Euro -7.431.074
Unità territoriali Anno 2010: Euro - 9.537.284
Unità territoriali Anno 2011 Euro - 6.554.770
Totale Anno 2010 Euro: -9.264.981
Totale Anno 2011 Euro: -13.985.844
Il prospetto evidenzia come il disavanzo finanziario del 2011 (pari a - € 13.985.844) sia stato determinato dai disavanzi sia delle Unità territoriali (- € 6.554.770) che del Comitato centrale (- € 7.431.074).
Il disavanzo finanziario di competenza deriva dalla somma algebrica tra l’avanzo di parte corrente, pari a € 27.913.386 ed il saldo negativo delle operazioni in contocapitale, pari a € 41.899.230.
I suddetti disavanzi finanziari di competenza hanno trovato copertura mediante utilizzazione degli avanzi di amministrazione delle stesse Unità territoriali degli anni precedenti.
Secondo quanto indicato nella Nota int
FOTO:Volontarie CRI espongono materiale di promozione in uno stand allestito sulla spiaggia di Santa Severa (Roma)
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