Aperto da un messaggio augurale con il quale il Sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti ha espresso vivo apprezzamento per l'opera quotidiana dei militari del Corpo. si è svolto a Paestum (Salerno) con tre giornate di dibattiti il Convegno scientifico degli Ufficiali medici e del personale sanitario della Corpo Militare CRI.
L’Ispettrice Nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie, Sorella Mila Brachetti Peretti, ha sottolineato in apertura quanto il Convegno sia occasione consolidata per confrontare le idee idee non solo sul futuro delle professioni sanitarie, ma anche quello della CRI.
Ha preso quindi la parola l'Ispettore Nazionale del Corpo Militare, Magg. Gen. Gabriele Lupini, che ha sottolineato quanto il tradizionale incontro sia occasione di approfondimento e di amalgama divenuto costante nel tempo.
Il Corpo Militare, ha detto Lupini, impiega proprio personale nei teatri operativi fuori area, in maniera silenziosa e nella stessa maniera anche quotidianamente sul territorio nazionale in risposta ad una crescente necessità di professionalità e sicurezza. Svolge un'importante opera che riveste oltre ad un elevato valore morale anche un alto valore economico, supportando con costanza ed efficienza le Forze Armate. Il bacino del personale in congedo è la ricchezza dell’organizzazione che, se dovesse venire meno la sua struttura portante costituita dal personale in servizio continuativo, non consentirebbe al Corpo di poter offrire la sua specifica vocazione, il suo particolare supporto in materia logistico-sanitaria. "Il Corpo Militare - ha ancora sottolineato il Generale - è parte integrante della Croce Rossa Italiana e vuole avere un futuro certo". Nella sua diuturna opera tutto il personale è sostenuto dallo spirito di corpo, da una profonda solidarietà e dal grande sentimento di appartenenza alla Croce Rossa Italiana. Grande partecipazione anche nelle parole del Presidente Francesco Rocca, che ha ringraziato il Corpo Militare per l'occasione di formazione e approfondimento, sottolineandone il ruolo, la storia e le tradizioni.
La medicina delle catastrofi delle catastrofi è stata oggetto di studio approfondito durante i seminari del Convegno. In particolare i relatori hanno illustrato gli interventi sul campo sia dal punto di vista epidemiologico che da quello psicologico. La gestione delle attività ambulatoriali, il triage ospedaliero e il Mass Causalties Management sono stati oggetto di specifici focus insieme all'approccio sistemico alle strategie rianimatorie per il contenimento del danno e il controllo delle vie aeree nel paziente traumatizzato, assieme a trattamento dello shock emorragico e all'emergenza ostetrico-ginecologica. Ogni argomento è stato trattato con chiarezza, attraverso il ricorso a moderni strumenti multimediali per consentire un approccio diretto e immediato ai professionisti intervenuti per l'aggiornamento personale.
Si sono poi succedute tematiche relative alla chirurgia di guerra, spaziando dai traumi facciali alle questioni mediche collegate all'impiego di mine antiuomo. Traumatologia e sindrome compartimentale, assieme al trattamento antalgico del paziente terminale e alla chirurgia cosiddetta salvavita, le lesioni ototraumatiche, il trattamento post-chirurgico nelle catastrofi e nelle situazioni di crisi hanno chiuso, assieme al consueto incontro con gli esperti, la prima intensa giornata di studio.
Nel secondo giorno del Convegno l’attenzione è stata rivolta al contributo che le Forze Armate hanno dato alle missioni internazionali di pace che, con sempre maggiore intensità, vedono coinvolti i nostri militari. In questo senso gli interventi del Prof. Salvatore Di Somma, responsabile UOC in Medicina d'Urgenza presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ha illustrato i recenti progressi scientifici in materia di telemedicina; il Ten. Col. me. dell'Esercito Italiano, addetto al servizio di Anestesia e Pronto Soccorso del Policlinico Militare "Celio" di Roma, ha descritto le esperienze dell'Esercito in tema di Forward Medevac, il Capitano di Vascello Michele Gregucci, capo servizio Primo Soccorso ed Accettazione, Anestesia e Rianimazione del Centro Ospedaliero Militare di Taranto, ha illustrato le esperienze del servizio sanitario della Marina Militare in ambito nazionale e internazionale per le missioni umanitarie e di peace keeping e il Ten. Col. CSArn Francesco Torchia, Capo Segreteria dell'Ufficio del Capo del Corpo Sanitario Aeronautico, è intervenuto sull'esperienza europea di Medicina Aerospaziale. Le lezioni apprese nei recenti impieghi del Corpo Militare della CRI sono state illustrate dal Ten. Col. Romano Tripodi, Capo Ufficio Sanità del Corpo, mentre S.lla Eva Baudino ha spiegato l'esperienza delle Infermiere Volontarie nell'attività internazionale di contrasto alla violenza di genere e sui minori. Ancora, il tema della violenza etnica e di genere, a margine dei conflitti e delle grandi emergenze, è stato il tema esplorato dal Magg. Med. CRI Erik Domini. A seguire il Col. CRI Pietro Ridolfi ha esposto importanti concetti sull'evoluzione dottrinale del Diritto Internazionale Umanitario.
|