L’Arsenal School è in Italia con un grande testimonial, il favoloso calciatore svedese Friedrik Ljungberg. L'ex campione è venuto a Roma come ambasciatore internazionale del prestigioso Club londinese e, in questo suo nuovo ruolo, svolge attività sportive collaterali per la sua Società. Una di queste, la "Arsenal School" in Italia, mirata proprio alla promozione dell'attività giovanile, ha portato Ljungberg in Italia come testimonial del progetto tecnico, educativo ed etico della "Arsenal Soccer School". Questo club offre ai giovanissimi l'opportunità di imparare a giocare secondo lo stile 'Play the Arsenal Way'. Il progetto, iniziato nel 1985, vanta oggi 25 partner internazionali suddivisi tra i vari continenti e coinvolge circa 30 mila bambini nel mondo.

"Per raggiungere qualsiasi obiettivo nella vita - ha detto Ljungberg presentandosi nella conferenza stampa italiana - è soprattutto necessario, come in qualsiasi altra disciplina sportiva, che i giovani debbono assolutamente capire che in loro sono e saranno sempre fondamentali questi due valori: l'umiltà, a livello personale, il rispetto per gli altri, e il lavoro di squadra" .
Friedrik ribadisce che sono proprio questi i concetti cardine su cui l'Arsenal fonda il suo mito di intendere il calcio. Il grande calciatore svedese dal 1998 al 2007 ha vestito la maglia dei 'Gunners' totalizzando 216 presenze e 46 gol.

Arsenal School in Italia con Ljungberg

L'Arsenal è rappresentato in Italia, in esclusiva sin dal 2006 per le regioni del centro-sud, dal "Team Italia Sport Service" i cui fondatori, Giulio Longo e Claudio Casella, per presentare l'edizione 2014 degli 'Arsenal Camp', hanno invitato a Roma oltre a Freddie Ljungberg, anche il direttore commerciale dei Gunners, Sarah Townend.
Il nostro obiettivo è quello di diffondere la filosofia e la metodologia di lavoro dell'Arsenal avvalendosi degli istruttori londinesi e di uno staff nazionale selezionato attraverso i seminari tecnici coordinati da Joe Sutton (direttore tecnico dell'Arsenal Soccer School)", hanno spiegato Longo e Casella. Hanno quindi aggiunto che il loro progetto è "sia tecnico che didattico perché, assieme allo sport, è previsto anche un programma di studio che mira a coinvolgere i giovani ad avvicinarsi e a studiare di fatto la lingua inglese".
I centri di formazione legati alla società inglese attivi oggi sul territorio italiano hanno toccato quota13, sono tutti molto attivi e procedono con l'obiettivo di seguire la programmazione tecnica dei Gunners.