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Del seguente articolo:

Aprile-Settembre/2014 -
Un impegno h24 su tutto il nostro territorio
Il Corpo Forestale dello Stato compie 192 anni
Riccardo Romeo Jasinski

Boschi, montagne, fiumi, laghi, ambiente, un primo
bilancio nella attività di vigilanz sul territorio di donne
e uomini della Forestale.
Sono stati più di 320mila i controlli su tutto il territorio
nazionale effettuati dalla Forestale nei primi sei mesi del 2014.
I reati accertati sono stati complessivamente 5.818 con 5.454 persone
denunciate e più di 15mila illeciti amministrativi contestati
per un totale di circa 14 milioni di euro. Il contrasto alle diffuse
illegalità ambientali, la difesa del patrimonio forestale e
naturalistico e la salvaguardia delle risorse agroalimentari del Paese
sono da quasi due secoli al centro dell'atticità del Corpo Forestale dello Stato.


Il Corpo forestale ha il compito di controllo, prevenzione e altre numerose funzioni sulla maggior parte del territorio nazionale, non supera la cifra di 8700 effettivi ed è proprio questo numero che, in proporzione all'estensione territoriale, rende ancor più preziosa e di qualità l'opera delle donne e degli uomini che da 192 anni lottano contro ogni tipo di crimine ambientale.
Basti pensare al ruolo fondamentale che ha il Corpo forestale dello Stato nella Terra dei Fuochi, dove una task force, guidata da Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato e che coinvolge più soggetti di diversi Ministeri e anche della Regione Campania, si occupa dei controlli sui terreni inquinati per mano della criminalità organizzata. Proprio in quest'area a confine tra le province di Napoli e di Caserta martoriata dall'inquinamento di ogni tipo per lunghi anni, si sta lavorando, in modo coordinato con altri Enti, per la riconversione produttiva dei terreni contaminati e per attuare ogni altra misura finalizzata alla salvaguardia e al recupero del territorio. L'attività effettuata dal Corpo forestale dello Stato di campionamento e analisi dei terreni ha lo scopo di perimetrare le aree contaminate e di escluderle dal circuito agroalimentare, salvaguardando l'ambiente e la salute dei cittadini.
Le diversità culturali e operative che compongono il Corpo forestale e l'alta specializzazione scientifico-operativa è il vero grande patrimonio che in quelle terre si sta dimostrando lo strumento vincente per riavviare il recupero sociale.
Il punto di vista privilegiato della Forestale, sempre a fianco del cittadino, è alla base di questa azione non solo in termini di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, ma di vero e proprio recupero sociale, realizzato attraverso molteplici iniziative tra cui, ad esempio, la nascita del Centro di formazione nazionale a Castelvolturno, aperto alla cittadinanza per sviluppare assieme e nel concreto ogni azione di integrazione e di coinvolgimento culturale di cui molte aree dell'Italia hanno necessità. L'efficacia di questo modello è testimoniata anche dalla reciproca adesione alle iniziative di recupero sociale condotte a fianco alle Associazioni che operano nel settore, come l'Associazione "Libera" di Don Luigi Ciotti.
La necessità di contrastare lo sviluppo del crimine ambientale e le sue dannose conseguenze sugli ecosistemi naturali e sulla salute pubblica, ha indotto il Corpo forestale dello Stato a realizzare nel 2014 attività di indagini in grado di limitare condotte illecite e di forte allarme sociale, riguardanti in particolare il settore dei rifiuti, degli inquinamenti, la tutela delle risorse idriche, del territorio, della fauna e delle aree protette. Nel corso dei primi sei mesi del 2014 il Corpo forestale dello Stato nei suoi differenti settori di intervento ha effettuato 320.910 controlli su tutto il territorio nazionale. Sono stati complessivamente accertati 5.818 reati, con 5.454 persone denunciate e 53 persone arrestate. Gli illeciti amministrativi complessivi si sono attestati sui 15.688 e gli importi notificati sono stati oltre 14 milioni di euro.

La tutela del territorio, quella del paesaggio e la difesa del suolo.

In questo settore i reati nel primo semestre del 2014 sono stati 1.902 (in aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2013), le persone denunciate 2.329 (+21,9%), i sequestri penali 352 (+23,9%). Gli arresti sono stati 16.
Gli illeciti amministrativi sono stati 5.782 (+9,5%) per un importo notificato di circa 4 milioni di euro (-20,8%). I controlli sono stati 136.390, le persone e i veicoli controllati 29.608 e 2.831 rispettivamente, pressoché invariati rispetto al 2013.

Il contrasto alle attività illecite nel ciclo dei rifiuti

Nel 2014 il contrasto alle attività riguardanti il traffico illecito di rifiuti ha costituito un forte impegno del Corpo forestale dello Stato, in considerazione dell'entità del fenomeno e delle sue implicazioni sulla conservazione dell'ambiente e del patrimonio naturalistico nazionale e sulla salute pubblica.
Da un esame generale della situazione, si può evidenziare che le operazioni illegali e i crimini ambientali connessi al ciclo dei rifiuti, sono in continuo aumento nel nostro Paese.
La problematica dei rifiuti maggiormente impegnativa da un punto di vista ambientale è senz'altro quella connessa ai rifiuti speciali e soprattutto ai rifiuti pericolosi di origine industriale.
Nel settore in questione i reati fino ad ora accertati nel 2014 sono stati 1.139 (+25,2%), le persone denunciate 1.269 (+33,6%), i sequestri penali 406 (+21,9%).
Gli illeciti amministrativi sono stati 2.070 (+20,3%) per un importo notificato di circa 5,57 milioni di euro (+72,7%). I controlli effettuati sono stati 28.376 (+4,5%), le persone e i veicoli controllati rispettivamente 9.075 (+10,7%) e 2.666 (+29,1%).

La lotta alla contraffazione agroalimentare

Nei primi sei mesi del 2014 l'attività effettuata dal Corpo forestale dello Stato nell'ambito del settore agroalimentare e agroambientale è stata intensa e fruttuosa, permettendo di conseguire complessivamente i risultati di seguito indicati:
- 4.000 controlli effettuati;
- 130 persone denunciate;
- 800 sanzioni amministrative elevate, per un importo complessivo di circa 1.400.000 euro;
- 115 notizie di reato effettuate.

La tutela del patrimonio boschivo

Il Corpo forestale dello Stato dal 1 gennaio al 14 settembre 2014 ha svolto un ruolo centrale nella difesa dei boschi dagli incendi, sia per le attività di soccorso pubblico che di sicurezza pubblica. I dati hanno evidenziato nei primi nove mesi del 2014 circa 2.850 incendi boschivi sull'intero territorio nazionale che hanno percorso una superficie complessiva di 21.610 ettari, di cui 10.268 ettari boscati e 11.342 ettari non boscati, con una superficie media per incendio pari a 7,6 ettari. Rispetto al quinquennio precedente si è osservata, soprattutto in alcune regioni, una sensibile riduzione del fenomeno che ha comportato una riduzione del 66% della superficie totale bruciata che arriva al 69% se si considerano le sole superfici boscate. Il fenomeno è dovuto anche alle particolari condizioni meteo climatiche avverse all'innesco degli incendi boschivi che hanno inciso soprattutto nelle regioni del centro nord Italia. Intensa è stata anche l'attività di intelligence condotta dal Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo (NIAB) del Corpo forestale dello Stato, per individuare i responsabili dei roghi attraverso l'uso di tecnologie avanzate, che hanno permesso di denunciare 85 persone per il reato di incendio boschivo, nonostante la complessiva riduzione del fenomeno incendi.

La fauna e il mondo animale

Anche nel 2014 il Corpo forestale dello Stato si è impegnato con vigore e passione nella tutela della fauna e più in generale del mondo animale che rappresenta uno dei compiti istituzionali più rappresentativi.
Sono state realizzate numerose operazioni che hanno interessato tutto il territorio nazionale con l'intento di prevenire e contrastare con sempre maggior efficacia il bracconaggio, il maltrattamento degli animali e il traffico illegale delle specie in via di estinzione.
In particolare per quanto riguarda il maltrattamento degli animali, sono stati effettuati controlli presso aziende agricole e zootecniche dove gli animali erano detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura, ma anche presso esercizi commerciali dove la vendita di animali, oltre a non essere stata regolarmente autorizzata, avveniva in condizioni igienico-sanitarie gravemente carenti. Continuo è il controllo dei canili e di tutte le strutture, sia private che comunali, adibite al ricovero degli animali al fine di verificarne il benessere, nonché delle attività circensi che utilizzano gli animali per spettacoli e mostre viaggianti.
Per quanto riguarda la fauna selvatica, da sempre il Corpo forestale dello Stato è impegnato nella repressione dei reati legati al fenomeno del "bracconaggio", tristemente diffuso su tutto il territorio nazionale con modalità diverse a seconda delle consuetudini locali.
Nel settore in questione, in seguito a 49.024 controlli effettuati, sono stati accertati, nei primi sei mesi del 2014, 670 reati (+ 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), sono state denunciate 427 persone ed effettuati 459 sequestri penali. Rilevati 2.246 illeciti amministrativi (+ 14,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) per un importo totale di 1,20 milioni di euro.

Le aree protette

Le aree protette e le Riserve naturali costituiscono un complesso sistema ambientale che svolge un ruolo fondamentale nella salvaguardia della biodiversità animale e vegetale nazionale.
Il Corpo forestale dello Stato, attraverso le strutture specializzate dei Coordinamenti territoriali per l'Ambiente e dei relativi Comandi Stazione, effettua la sorveglianza dei territori naturali protetti.
I reati accertati sono stati 80 (+ 12,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), i sequestri penali 30 (+ 36,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), gli illeciti amministrativi 283 (+ 28,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) per un importo notificato di oltre 80 mila di euro. Le persone denunciate nel primo semestre del 2014 sono state 91, mentre i controlli effettuati sono stati 29.350.

Il servizio ‘meteomont”

Nell'ultimo anno (2013-2014) il Corpo forestale dello Stato, nell'ambito del servizio di vigilanza sulle piste da sci, ha garantito la vigilanza e gli interventi di primo soccorso in 31 aree sciistiche distribuite in dodici regioni dell'arco Alpino e della dorsale Appenninica, con 1.122 interventi di soccorso, 173 verbali amministrativi e 18 notizie di reato. Per sottolineare l'importanza dell'attività di prevenzione in questo settore, basti pensare ai 34 milioni di turisti che frequentano ogni anno la montagna italiana, sia d'estate che d'inverno (25 milioni italiani, 9 milioni stranieri secondo le stime dell'Osservatorio Turistico per la montagna Trade Mark Italia - 2014.) Per quanto riguarda l'attività di prevenzione degli incidenti in montagna svolta dal Corpo forestale dello Stato sono prodotti sull'intero territorio montano nazionale 4.745 bollettini giornalieri di pericolo neve e valanghe tradotti in cinque lingue straniere e 2,96 milioni di dati ed informazioni, prodotti e pubblicati attraverso canali mediatici nazionali (web, app, emittenti radiotelevisive, sms, telefono gratuito) ed aree riservate del sistema di protezione civile europeo, nazionale e regionale di allerta rischio neve e rischio valanghe.

Le celebrazioni per il 192° Annuale di Fondazione

Hanno avuto inizio con l'udienza del Capo dello Stato del Corpo forestale e di una rappresentanza della Forestale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un reparto del Corpo ha effettuato il cambio della Guardia d'Onore in Piazza del Quirinale.
Le celebrazioni per la ricorrenza della fondazione si sono svolte nel Parlamentino dell'Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato, alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina e del Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone.
Una corona d'alloro presso la lapide ai caduti della Forestale, situata all'ingresso dell'Ispettorato Generale, è stata deposta, da parte del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.


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