Queste note nascono sull'indignazione per come alcuni uomini della Polizia di Stato - ovviamente a seguito di ordini ricevuti - hanno stroncato a Ventimiglia una manifestazione spontanea e pare inoffensiva di un gruppo di famiglie migranti. La loro origine, Eritrei ed Etiopici. Dopo un sofferto approdo sulle nostre coste meridionali, forse con un passi sino al confine con la Francia, speravano di entrare in quel paese per cercare un conforto almeno simile a quello avuto in Italia. O di passare oltre. Fermo il no: sulla base della convenzione di Shengen, gli extracomunitari non entrano.
Nessuna forzatura dai richiedenti e la scelta forzata di una sosta arrangiata presso la stazione, come già stavano facendo altri disperati a Roma e Milano. In attesa di qualche soluzione al problema.
Gli affollamenti che si sono creati non sono però piaciuti alla ridente cittadina balneare e queste famiglie sbandate e inopportune, pur assistite nel quadro umanitario dalla Croce Rossa Italiana, non avevano scelte: né avanti, né indietro. Creando sommo fastidio a chi doveva tutelare la tranquillità della serena località di confine. Così, per un paio di giorni, nonostante il conforto da volontari del paese, semplici cittadini, da donne e uomini della CRI, i poliziotti hanno però scatenato una invereconda caccia all'intruso che, anziché allontanarsi in buon ordine, fuggiva sparpagliato per le viuzze d Ventimiglia, nei giardinetti, sulle rocce a mare. Tutti ben riconoscibili per abiti in disordine e per il colore della pelle. Inseguiti, strattonati anche per le... zampe (e non è questo un lapsus...) , spintonati da un efficace manipolo di poliziotti in divisa o in borghese, schiaffati a forza dentro automobili apparentemente civili o anche dentro al pullman umanitario della Croce Rossa che forse li aveva portati fino a lì. Come appare da foto e riprese tv. Elementi questi, se non di accusa, almeno di fortissima critica per come si sia infierito su questi esseri umani fuggiti da fame e morte nei loro lontani paesi. Disperati in Italia. Negletti dalla Francia. Sgraditi ovunque.
Sull'uso improprio di questo pullman messo a disposizione dalla Croce Rossa per ragioni umanitarie, una ovvia presa di distanza dalla Cri della Liguria e, quasi in tempo reale, anche la voce tuonante del Presidente Francesco Rocca contro chi mette in dispregio il rispetto, la dignità, o meglio la centralità dell'Uomo. Di qualsiasi colore sia la sua pelle. Una brutta figura dei poliziotti questa, (o magari solo di qualche suo zelante servitore), che contrasta dalle semplici parole del loro antico e mitico Capo, il Prefetto Vincenzo Parisi, che voleva vedere i suoi, donne e uomini, sempre "Insieme fra la gente".
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