Gli italiani, secondo numerosi sondaggi, sentono molto il problema della sicurezza alimentare e vorrebbero avere maggiori certezze riguardo il cibo che acquistano e che consumano.
La contraffazione alimentare è la sostituzione totale di una sostanza alimentare con un’altra il cui pregio è nettamente minore. Per fare un esempio pratico: la vendita di olio di semi spacciati per olio di oliva, oppure la vendita di margarina “mascherata” da burro. Può accadere, inoltre, che a sostanze sane si vadano a sostituire sostanze pericolose per la salute.
Diversamente si parla di adulterazione alimentare quando ci si riferisce a quelle operazioni che prevedono la modificazione di componenti di un prodotto alimentare per ricavarne un maggiore rientro economico, come ad esempio la vendita di latte parzialmente scremato come latte intero; in questo caso non si arrecano danni alla salute.
La sofisticazione alimentare è rappresentata dall’aggiunta fraudolenta di sostanze estranee per coprire eventuali difetti e migliorare l’aspetto estetico; in questo caso si può arrecare danno alla salute. Nel caso invece, di alterazione alimentare la variazione non è provocata dall’uomo in modo voluto, ma si tratta di modifiche di tipo degenerativo o spontaneo, legate ad esempio ai tempi di conservazione.
Riguardo alla contraffazione alimentare in si tratterebbe di un fenomeno in forte crescita che va di pari passo con la crescita in tutto il territorio europeo.
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