Droghe, un fenomeno ancora sottovalutato
«La droga è tutta pericolosa, per me è il nemico numero uno». Tra i primi medici italiani a prendersi cura dei tossicodipendenti già nella prima metà degli anni Settanta, una vita all’interno della Croce Rossa Italiana, ha fondato e diretto per oltre tre decenni la Fondazione Villa Maraini: intervista al dottor Massimo Barra sul “fenomeno droghe”, tra i problemi di ieri e quelli del futuro
Fondazione Villa Maraini. Nel 1976 Massimo Barra, con un gruppo di volontari di Croce Rossa, medici e psicologi, ha fondato il primo Centro di Accoglienza a Bassa Soglia, aperto a tutti coloro che avessero problemi con le sostanze, senza distinzione di razza, religione e appartenenza politica. Nel 1986 Villa Maraini si è costituita in Fondazione allo scopo di scavalcare le difficoltà burocratiche che impedivano la regolarità dell’erogazione dei finanziamenti da parte degli Enti Pubblici che hanno favorito la sua costituzione. Svolgendo un servizio pubblico gestito, però, da una organizzazione, come la Fondazione, libera, indipendente, senza scopo di lucro e su basi privatistiche. Dal gennaio del 1996 la Fondazione ha stretto ancor più i suoi rapporti con la Croce Rossa, modificando il proprio Statuto ed inserendo di diritto rappresentanti nominati dalla C.R.I. nel Consiglio di Amministrazione e nel Collegio dei Revisori dei Conti. Nel luglio del 1998, con Decreto del Ministro della Sanità, è stata riconosciuta alla Fondazione la personalità giuridica ed è stato approvato il relativo Statuto. Tratto da villamaraini.it
Dottor Barra, vorrei cominciare con una domanda da quarta elementare e cioè, che cosa sono le dipendenze e quando una dipendenza diventa poi patologica?
La dipendenza è quando tra un soggetto e la sostanza domina la sostanza, chi comanda è la sostanza o la situazione da cui il soggetto diventa dipendente. Noi siamo tutti dipendenti, nasciamo dipendenti dalla madre, quando diventiamo vecchi dipendiamo da chi ci cambia il pannolone. Certe volte però le dipendenze diventano patologiche quando fanno male. Patologico questo vuol dire, che fa male. Se non facesse male sarebbe una dipendenza non patologica.
Mentre la ascoltavo con interesse mi chiedevo, ma esiste una dipendenza che alla lunga non faccia male?
La dipendenza del bambino dalla madre.
Forse alla lunga fa male anche quella…
(Ride)
C’è qualcosa che causa lo sviluppo della dipendenza? Siamo tutti a rischio o ci sono persone più predisposte rispetto ad altre?
Ci sono dipendenze di tutti i tipi. Da un amore, da un amante, dal lavoro, da tantissime cose, è soggettivo. Dipende sempre dal cervello e dal contesto, cioè dalla situazione. Se io mi faccio una fiala di morfina in ospedale perché mi sono rotto il femore, non sono dipendente; se io mi vado a cercare la morfina e me la faccio, allora sono dipendente. La morfina è la stessa, il cervello è lo stesso, ma cambia il contesto: in un caso sono un ricevente passivo e nell’altro caso invece……
di Vittorio Vannutelli
LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO: ABBONATI A DOSSIER SICUREZZA. Per informazioni clicca qui