Infanzia e cambiamento climatico, i primi effetti

Infanzia e cambiamento climatico, i primi effetti

Una ricerca effettuata dalla Città della Salute di Torino ha evidenziato i primi effetti dell’esposizione a eventi estremi legati al cambiamento climatico sulla salute nella prima infanzia, in particolare all’insorgere di patologie respiratorie. Risultati che suggeriscono l’urgenza di intraprendere «politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici per proteggere la salute a lungo termine»

Gli effetti del cambiamento climatico non si riscontrano solo col sopraggiungere di calamità naturali ma hanno ricadute negative anche sulla salute del genere umano, in particolare nella primissima infanzia. A ribadirlo è una ricerca effettuata nel corso degli ultimi anni dall’Unità di Epidemiologia della Città della Salute di Torino. Lo studio, intitolato “Exposure to climate change related extreme events in the first year of life and occurrence of infant wheezing”, è stato recentemente pubblicato dalla rivista scientifica Enviroment International.
La ricerca è stata condotta nell’ambito del Progetto NINFEA, la più grande coorte d’Italia che dal 2005 ha ospitato circa 7000 coppie di mamme e bambini. Lo studio è durato 11 anni e, come viene riportato su Sciencedirect.com, ha confermato che «l’esposizione precoce al caldo e alla siccità è associata a un rischio maggiore di respiro sibilante nei neonati; ogni ondata di calore aggiuntiva nel primo anno di vita aumenta del 16% il rischio di respiro sibilante nei neonati; l’esposizione cumulativa a eventi estremi durante l’infanzia potrebbe avere un impatto sulla salute a lungo termine; i risultati confermano la necessità di intervenire sul clima per proteggere la salute dei bambini nei primi anni di vita; lo stato socioeconomico non ha alterato in modo rilevante l’impatto degli eventi estremi sul respiro sibilante».
Da questi “punti salienti” della ricerca si….

di Redazione
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