La Società di Croce Rossa Sammarinese. In prima linea dalla Prima Guerra Mondiale al Corona Virus

a cura della Croce Rossa Repubblica di San Marino

La Croce Rossa Sammarinese (C.R.S.) è una Società Nazionale del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Opera a San Marino dal 1911, quando fu fondata, come delegazione della Croce Rossa italiana.
Le prime operazioni umanitarie furono attuate durante la guerra di Libia, ma le azioni umanitarie più importanti furono quelle effettuate in seguito, durante la prima guerra mondiale. Fu infatti realizzato un Ospedale di Guerra, il numero 74, gestito da medici e farmacisti sammarinesi, che operò sul fronte veneto nel 1917 e 1918, sotto la protezione della bandiera della Croce Rossa. Furono curati migliaia di feriti ed ammalati, anche di parte avversa ed anche civili, nel pieno rispetto dell’etica medica. È curioso segnalare che, durante la battaglia del solstizio del giugno 1918, fra i tanti feriti, l’otto luglio fu curato e ricoverato per una settimana nel nosocomio sammarinese, ubicato allora a Casier sul Sile, presso Treviso, anche Ernest Hemingway, il futuro premio Nobel, allora diciannovenne, che era autista di ambulanza della C.R. americana ed era stato ferito gravemente.

Altra operazione umanitaria importante, compiuta in quegli anni, fu anche l’invio di innumerevoli pacchi alimentari ai soldati italiani prigionieri nei campi austro tedeschi, perché da San Marino era più facile fare queste operazioni, difficoltose nel regno italiano a causa della politica di Cadorna che, ritenendo i soldati prigionieri dei vili, opponeva resistenza a questi soccorsi. Innumerevoli furono i parenti italiani dei militari detenuti che ricorsero a San Marino per aiutare i loro congiunti.

Furono aiutati anche civili sammarinesi, detenuti nel campo austriaco di Katzenau, presso Linz, trattenuti a seguito della rottura delle relazioni diplomatiche dell’Austria con San Marino, avvenuta perché a Vienna ritenevano che la Repubblica avesse violato le norme della neutralità, incoraggiando l’arruolamento di volontari sammarinesi nell’esercito italiano. Essi furono infatti una ventina e due caddero sul fronte veneto.

Attualità

Nel 1949 fu costituita la Croce Rossa sammarinese che ottenne il riconoscimento da parte del Comitato Internazionale e della Lega a Ginevra nel 1950. Al 1954 risale la prima ambulanza targata CRS. Da allora il sodalizio opera prevalentemente in due direzioni:

1)      Azioni fuori del territorio sammarinese. Esse consistono in operazioni umanitarie effettuate a seguito di catastrofi, come è avvenuto per il terremoto dell’Armenia del 1989, la guerra nella ex Iugoslavia, il terremoto dell’Aquila e tanti altri simili obiettivi. Fuori territorio sono state effettuate anche azioni con obiettivi verso situazioni di grave disagio, come la ricostruzione dell’ospedale di Kucova in Albania, la costruzione della casa di riposo per anziani indigenti a Glimboca in Romania, il supporto che si sta ora effettuando a Sbrac in Bosnia e tante altre missioni, cercando sempre, quando possibile, di costruire qualcosa invece che limitarsi solo a raccolte di denaro.

2)      Azioni in territorio sammarinese. Dopo la creazione del corpo dei Volontari del Soccorso, avvenuta nel 1988, con i mezzi in dotazione, a seguito di convenzione con l’Istituto Sicurezza Sociale si effettua il trasporto secondario (non in emergenza) di malati, trasporto di materiali biologici, farmaci. Vi è anche la gestione di un presidio estivo di soccorso, attuato su richiesta della giunta del Castello di San Marino (l’equivalente del comune in Italia), con un ambulatorio ed una ambulanza, in collegamento col Pronto Soccorso, a disposizione dei turisti e dei cittadini, ubicato nella capitale.

Con le ambulanze in dotazione inoltre si fa assistenza sanitaria a manifestazioni sportive, dai rally alle partite. I volontari effettuano anche la raccolta di materiale vario: abbigliamento, generi alimentari e farmaci da utilizzare nelle operazioni umanitarie.

L’attivo di tutte queste attività è utilizzato per il mantenimento della struttura e per le operazioni umanitarie.

Ma dopo l’epidemia di Covid 19, che ha colpito pesantemente la nostra Repubblica, causando 42 morti e centinaia di ammalati, intensa è stata l’attività di supporto alle istituzioni effettuate dal sodalizio per affrontare questa emergenza sanitaria.

 

La Croce Rossa ha infatti collaborato con le proprie risorse finanziarie, a titolo gratuito per le istituzioni, ed è stata la prima volta che il sodalizio effettua una così importante operazione umanitaria rivolta all’interno del nostro territorio per la nostra comunità. Per operare in sicurezza sono stati acquistati presidi di protezione, tute, mascherine, ozonizzatori e farmaci. Sono stati attivati protocolli per la disinfezione e sanificazione dei mezzi e degli ambienti, nel rispetto della prima regola del soccorso che dice: proteggi te stesso prima di procedere ai soccorsi. Necessario, di conseguenza, è stato anche l’addestramento dei volontari per usare correttamente le protezioni e trasportare in sicurezza i malati. Va rilevato che nessun volontario, pur operando in situazioni di rischio di contagio, si è ammalato. Alcuni di questi presidi sono stati donati anche a strutture dell’ISS, che ne erano sprovviste ed anche a strutture private. Circa mille sono state le consegne di farmaci a concittadini in quarantena domiciliare, numerose pure quelle degli alimenti; 66 i viaggi a Pievesestina di Cesena per i tamponi, prima che li effettuasse il nostro laboratorio; 51 dimissioni ospedaliere di pazienti Covid positivi oltre alle usuali missioni di trasporto e trasferimento di pazienti ospedalizzati. Una attività veramente impegnativa.

Abbiamo anche ricevuto donazioni, come i 1500 grembiuli ed i termoscanner donati dalla CR tedesca, i quasi 4000 euro donati dalla cooperativa Montelupo, associazione di una piccola comunità sammarinese periferica, per l’acquisto dei presidi, caldeggiata dal nostro volontario Maurizio Taddei, scomparso poi in quel periodo per una severa malattia, e le uova pasquali dell’ASLEM, distribuite alle case di riposo. Altri cittadini hanno dato il loro contributo economico.

La manifestazione più recente è stata quella di mercoledì 14 ottobre, nella sede operativa della C.R.S. a Ca’ Martino di Acquaviva. In occasione dell’annuale giornata internazionale della Croce Rossa, posticipata a causa dell’epidemia di coronavirus, si è svolta una cerimonia per ringraziare tutti i volontari per le missioni effettuate. È stata anche l’occasione, alla presenza del Consiglio direttivo della CRS, della dirigenza dell’Istituto Sicurezza Sociale e della Protezione Civile, di ricordare Clarco Ercolani, l’Ispettore dei Volontari prematuramente scomparso, che ha lasciato un grande vuoto nel sodalizio. Il Presidente Raimondo Fattori ha ricordato le sue doti umane e professionali ed è stata a lui dedicata la sede operativa con lo scoprimento di una targa. La C.R.S. è un braccio della Protezione Civile sammarinese con la quale collabora, per quanto di competenza.

È seguita la consegna della nuova ambulanza ai volontari. Il veicolo, che ha richiesto un notevole impegno finanziario del sodalizio per il suo acquisto, ha le stesse caratteristiche e dotazioni di quelli utilizzati dal Pronto Soccorso, permettendone un facile interscambio, vista anche la convenzione in atto con L’ISS. Infine sono stati consegnati, ai Volontari che hanno operato per affrontare l’epidemia di Covid 19, gli attestati di benemerenza della CRS.

La Croce Rossa Sammarinese, ”in prima linea dalla prima guerra mondiale al Corona virus”, come dice un motto recentemente creato, ringrazia tutti i volontari che con abnegazione e spirito di solidarietà hanno prestato la propria opera ed ha invitato i sammarinesi ad iscriversi al sodalizio, per essere anch’essi parte attiva e portare il proprio contributo di idee, iniziative e progetti, potendosi anche candidare alle mansioni direttive del sodalizio, nello spirito di un periodico rinnovo delle cariche sociali.

L’associazione infine è posta sotto il patronato dell’Ecc.ma Reggenza e, nel direttivo, come da statuto, devono essere presenti un rappresentante della Segreteria degli Esteri ed uno della Sanità.

 

 

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