Poraccitudine!
Iniziamo dalle pessime notizie per poi arrivare a quelle peggiori: la seconda ondata di Sars Cov 2 è arrivata, muoiono a “botte” di 600 persone al giorno: il trend è in ascesa e il governo di “esperti e onesti”, che avrebbe dovuto “cambiare l’Italia”, non ne ha fatta una giusta. Le Regioni a fasce gialle, arancioni e rosse, chiusure ed aperture inspiegabili di esercizi commerciali che scontentano tutti, banchi (sedie) a rotelle arrivati in scuole chiuse e scuole aperte che, però, giornalmente mettono in quarantena intere classi. Nei confronti di questo Ministro dell’Istruzione non ci sono state proteste di piazza, niente a che vedere con quelle “contro” la riforma del “maestro unico” o del “tempo pieno”, ma quelle due riforme sono ancora in vigore e nessuno (neanche la stessa parte politica che protestava allora) ha avuto il coraggio di cambiarle. Questi banchi, proprio come le riforme, ce li ritroveremo sul groppone anche quando il Covid 19 sarà un ricordo e nessuno, alla fine, sosterrà che sono stati un buon acquisto.
Il governo – dicevamo – nel periodo estivo è andato in vacanza, sperando che la seconda ondata di Covid 19 non sarebbe arrivata (probabilmente invece di dare ascolto al CTS si è fidato del virologo napoletano mancato premio Nobel), non ha organizzato nulla ad eccezione dei soliti proclami di ottimismo, a Settembre ci siamo ritrovati con i trasporti strapieni, gli stessi (pochi) posti in terapia intensiva, con lo stesso numero di medici e paramedici negli ospedali e nessun piano d’emergenza. Nessun vero impulso statale alla ricerca medica, nessuna banca di plasma iperimmune, nessuno sviluppo degli anticorpi monoclonali, nessuna ricerca di medicine e protocolli più efficaci di quelli che abbiamo. Tutto è stato lasciato alla ricerca privata.
Si è assistito anche ad un fiorire di pareri di virologi, immunologi, rianimatori e pneumologi che hanno detto tutto ed il suo contrario e nel dirlo, si toglievano sassolini nelle scarpe per vendicarsi di questo o quel collega. In questo “mare magnum” di informazioni e disinformazioni hanno prosperato i “poracci”, neologismo – perlopiù usato a Roma – che serve a identificare usi e costumi di quelli che, al di là del loro status economico, sono definibili tali per la loro scarsa intelligenza, cultura ed autorevolezza: negazionisti, “no vax, no mask e no brain”. Gente che nega che il virus sia stato isolato, che gli esami diagnostici siano una farsa e che i morti di Sars Cov 2 lo siano per altri motivi, incartandosi nella sciocca trappola del morto “con” o “per” Covid. Si muore a causa del Covid19, il quale, colpisce le persone più fragili e ne aggrava le condizioni fisiche. “In fondo muoiono solo gli anziani e quelli già malati” – dicono – come se questi fossero a perdere e visto che non hanno ancora un’aspettativa di vita lunga, possono “stirare le zampe” anche un po’ prima. Umanitarismo allo stato puro, questa gente farebbe fondare a Henry Dunant una seconda Croce Rossa.
Negazionisti: per alcuni biologi sono in buona fede, il problema è che i loro processi mentali sono paragonabili alla demenza. Per i ricercatori dell’Università Statale di Milano (con una ricerca scientifica pubblicata) questi che veicolano false informazioni possono facilitare la diffusione del virus. Mettiamoci anche il Segretario di un Sindacato di Polizia che ha mostrato un apparecchio “anti virus” che si porta al collo per capire meglio quanto le bufale possono colpire ovunque.
Alla fine ci rimane il lockdown, che i medici auspicano e i commercianti (e i politici che hanno bisogno dei loro voti) vogliono evitare anche a costo di migliaia di morti al giorno. Nel mezzo ci sarebbe il “lockdown intelligente”, quello che potrebbe preservare la salute pubblica e l’economia. Il punto è evitare gli assembramenti e i contatti ravvicinati, non chiudere dei locali. È ovvio che alcuni luoghi non possono evitare né i contatti ravvicinati, né gli assembramenti e devono essere chiusi ma altri, invece, potrebbero continuare a produrre. Rimane salvo il fatto che il rispetto delle misure di cautela dovrebbe essere maniacale. Il problema è che non lo è, troppi nasi spuntano dalle mascherine, troppa gente balla, suda e s’infetta durante le feste, troppa promiscuità in giro.
Per cui – cari amici – dobbiamo dire che i politici hanno le loro colpe, a Febbraio ridevano e prendevano in giro chi parlava di un pericolo derivante dal Covid 19 e adesso, invece, fanno gli allarmisti, al contrario chi si preoccupava all’inizio, questa estate voleva aprire le discoteche. Guardateli bene questi politici, hanno la nostra faccia, perché, in realtà, il problema siamo noi, la nostra disonestà intellettuale e la nostra ignoranza.
Leandro Abeille