Sembra non interessare a nessuno:
Le notizie dall’Iran arrivano con il contagocce e sono mediate unicamente dall’opposizione, soprattutto quella che non abita nel paese. Pare che la categoria giornalistica degli “inviati” sia in via d’estinzione. E’ in via
d’estinzione l’oggettività, quella che permette al giornalista di andare in un posto e descrivere quello che vede, senza valutazioni morali (quelle se le faranno i lettori). Sinceramente l’abitudine di far domande scomode ai nemici e di farle comode agli amici sta diventando stucchevole.
Armi inviate ai combattenti Ucraina dai paesi occidentali sono state ritrovate nel Sahel. Qualche funzionario Ucraino non deve essere stato propriamente uno “stinco di santo” e probabilmente ha rivenduto le armi a terzi, guadagnandoci qualcosa sopra. Evidentemente l’Occidente non ha ancora imparato che le forniture di soldi e di armi a pioggia, senza un controllo e assicurazioni efficaci dei destinatari, non sono un buon sistemi di tutelare gli oppressi. Non ci si deve stupire se poi i talebani possiedono gli “stinger”.
Esisterebbero almeno 11 stazioni di polizia cinesi in Italia che fungerebbero da poli per il disbrigo di pratiche burocratiche – secondo il governo cinese, per monitorare le attività antigovernative – secondo il rapporto di Safeguards Defender. Il sospetto è che ci sia anche una cornice di sicurezza sconosciuta dalle nostre Autorità, a tutela delle imprese cinesi in Italia, che non segue i normali canali autorizzatori. La nostra Polizia – secondo le parole del ministro dell’Interno Piantedosi – sta indagando.
Abbiamo un nuovo governo, curiosamente, possiamo portare ancora i copricapo che vogliamo e non solo il “fez”, l’aborto è ancora tutelato dalla legge 194, i diritti umani sono rispettati secondo Costituzione, addirittura si può ancora criticare il Presidente del Consiglio e quando – invece – la si diffama, la pena prevista non è il confino ma quella prevista per il reato previsto dal Codice Penale vigente.
Il caso di corruzione all’interno dell’Europarlamento su cui si stanno svolgendo le indagini dell’Autorità Giudiziaria belga e che hanno portato all’arresto della Vicepresidente (ora sospesa) Kaili, trovata con “più sacchi di denaro in contante”, dovrebbe far rabbrividire. Le istituzioni europee sono sempre pronte, in virtù di un potere autoreferenziale di “fustigazione morale” nei confronti di noi cittadini, a imporci le loro politiche non sempre accettabili e poi si scopre che alcuni eurodeputati avrebbero intascato sacchi di denari, per orientare alcune decisioni politiche in favore di un paese del Golfo (si sospetta il Qatar).
di Leandro Abeille